È passato quasi un anno dall’ultimo singolo di The Stasi, ma ne è valsa la pena aspettare se i risultati sono questi. Siviglia è nata di notte, dopo un bicchiere di troppo, dopo un litigio di quelli che non ti fa dormire. Di quelli che accompagnano un amore tormentato, uno di quegli amori così forti e grandi che un cuore umano difficilmente riesce a racchiudere con tutte le sue sfaccettature. Poi però, la goccia che fa traboccare il vaso, e quindi sul fondo di una bottiglia vengono trovati coraggio e parole per mandare tutto e tutti a quel paese. Ma nel vero senso della parola, dicendoti anche dove. L’ironia del ritornello, molto forte e catchy, serve a nascondere rabbia e insicurezze. The Stasi usa spesso l’ironia per giocare nelle sue canzoni con gli ascoltatori, ma in questo caso è accompagnata da strofe che colpisono dirette, senza troppi giri di parole. La produzione avviene sempre insieme al suo amico Avanzi, con alle spalle la squadra di Artist First. Il ritmo da ballad malinconica nelle strofe, esplode nell’inciso con suoni anni ’80 decisi, e la voce graffiante e rabbiosa del cantautore napoletano. Mai banale, ci regala sempre un pezzo di sè. Il risultato è tutto da ascoltare, e lo stesso The Stasi promette: non è finita qui. Ma intanto godiamoci questo gran bel pezzo.
Dic
09
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