Corei nasce a Genova nel 1997 ma trascorre tutta la sua vita a Bologna. Da giovanissimo inizia a registrare autonomamente in casa e a soli dieci anni scrive già le sue prime canzoni.
In adolescenza muove i primi passi nel panorama musicale bolognese esibendosi nei vari locali della città insieme alla sua crew composta da Bobby Wanna, Tibe e Gaucho 139.
Grazie alla partecipazione e alle vittorie di numerose freestyle battle, riesce a guadagnarsi la tanto desiderata autonomia.
Nel 2017 inizia il suo percorso da solista, frequenta lo StudioOstile di Genova, vince un contest, pubblica un mixtape di 21 tracce e da lì inizia a sperimentare diverse collaborazioni discografiche facendo uscire singoli di successo, come ad esempio Arizona per cui è stato selezionato “artista del mese di agosto” per MTV Italia.
Nella sua musica, Corei, anche detto Cloudyboy, porta stralci della terra d’origine attraverso l’uso di immagini che richiamano nuvole, mare e temporali. Oscilla tra rap e cantato senza veramente catalogarsi in un genere definito e le e sue tracce sembrano essere pagine strappate di un diario a cui affida racconti di vita e riflessioni personali.
Il nuovo singolo in uscita, è una nuova pagina di diario, che si discosta dal solito sound malinconico per arrivare a consapevolezze profonde attraverso sonorità vivaci.
Calvino sosteneva che la leggerezza non fosse sinonimo di superficialità ma “un planare sulle cose dall’alto”. Con Ballo sulla noia, Corei ci spiega attraverso un inno allegro e ritmato, che essere leggeri non significa essere frivoli, ma profondi abbastanza da lasciarsi attraversare dalle cose che non si possono cambiare. Improvvisare una lambada sul vuoto significa riempirsi di energie nuove e lasciare che tutto accada senza pretese.
Ballo sulla noia è dunque una danza estiva che si presta ad essere sottofondo di momenti spensierati, ma che con la sua delicatezza ricorda all’ascoltatore di accendere un incenso e restare nel qui ed ora.
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